Te ne sei andata proprio oggi.
E non so se sono più incredula o arrabbiata e riesco persino a sentirmi in colpa per non poter essere stata lì a sorreggerti, dopo che tu l’hai fatto tante volte con me.
Tu che eri così forte, che eri sempre tu a volere a decidere e a far accadere le cose.
Che anche la nostra amicizia l'avevi cercata tu, per un motivo che era stato un mistero per anni. E che sorpresa era stata sapere, a vent’anni, che volevi avermi come amica perché vedevi in me una bambina coraggiosa come te, tu che a vent’anni mi sembravi tanto più coraggiosa nell'affrontare il mondo ed eri sfrontata con le persone, anche con quelle che non conoscevi.
E adesso non posso smettere di pensare a tutte le volte che abbiamo riso insieme e al tuo modo di ridere che era così bello e cristallino.
E ai nostri discorsi e ai giochi da piccole, e ai discorsi e ai giochi che diventavano sempre più da grandi, fino a trovarci giovani donne, reciproche testimoni dell’effetto scomposto che i miei sguardi smeraldo e le tue labbra rubino provocavano negli uomini.
Con la nostra amicizia sempre lì, come un miracolo, a legarci anche se la vita ci aveva fatto diventare così diverse, tanto che mi ripetevi che eravamo come il Sole e la Luna, io e te.
E io ero la Luna e tu il Sole.
E tu, Sole, ti sei spenta proprio oggi, in questo giorno che fino a ieri era un giorno bello.
Un giorno di festa e di ricorrenze che riguardano persone importanti nella mia vita.
Oggi invece è un giorno brutto, ancora più brutto dato che rimarrà per sempre un giorno di festa per tanti ma non per me, che non mi importa neanche se è giorno o notte perchè cazzo mi sembra sempre buio.